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Popolare Vicenza, in vista 600 esuberi. Il sindacato Fabi:…

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CREDITO

Popolare Vicenza, in vista 600 esuberi. Il sindacato Fabi: «È inaccettabile»

Non c’è ancora stata la presentazione del piano ai sindacati che già alla Banca popolare di Vicenza i sindacati dichiarano posizioni durissime. Domani mattina l’istituto ha convocato le battagliere sigle di settore (Fabi, Fisac, Fiba-First, Uilca, Unisin, Sinfub, Ugl credito) per presentare un aggiornamento del piano industriale.

Secondo indiscrezioni arrivate alle orecchie dei sindacati ci sarebbero 600 esuberi, pari a un tagli del 10% della forza lavoro. «Se i 600 esuberi del Gruppo Banca Popolare di Vicenza dovessero essere confermati, ci troveremmo di fronte alla solita beffa confezionata ad arte contro i lavoratori», dichiara Giuliano Xausa, Segretario nazionale della Fabi. È «inaccettabile che le colpe di una gestione tutt’altro che trasparente dell’istituto vengano fatte pagare ancora una volta ai dipendenti. Contrasteremo in tutte le sedi questa politica selvaggia di taglio al costo del lavoro. Mandare a casa 600 addetti vuol dire eliminare il 10% dell'attuale organico della banca, impoverendone risorse e professionalità».

I sindacati sollecitano invece proposte chiare di rilancio e una visione industriale a largo respiro, ma «non l’ennesimo bagno di sangue a danno dei lavoratori e dell’istituto stesso», scrive la Fabi.

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